Firmiamo la petizione per fermare il proliferare delle centrali geotermiche
“Salviamo l’Amiata dall’inquinamento geotermico” è questo il titolo della petizione che vi invitiamo a firmare all’indirizzo:
https://www.change.org/p/salviamo-l-amiata-dall-inquinamento-geotermico
Il Monte Amiata è un antico vulcano nel cuore della Maremma circondato dalle colline della Val d’Orcia. E’ uno dei luoghi che, per la sua bellezza, rende famosa la Toscana nel mondo. Purtroppo il calore che custodisce e gli incentivi statali lo hanno fatto oggetto degli interessi dell’ENEL “GREN POWER” che negli anni sessanta ha costruito 5 centrali geotermiche ad alta entalpia o “flash”. Queste producono 140 Megawatt d’energia all’ora iniettando nelle turbine fluido geotermico, estratto fino a quattromila metri di profondità , che dopo essere stato usato viene reiniettano nel sottosuolo, ed in parte liberato nell’aria sottoforma di vapore insieme a sostanze quali: Arsenico, Mercurio, Acido Solfidrico, Ammoniaca, Anidride Carbonica ecc. Sempre e comunque rispettando i valori prescritti dalle normative. Cionondimeno in questi anni oltre all’aria è stato inquinato il suolo e l’acqua che ora ha anche iniziato a scarseggiare con danni sempre più pesanti all’agricoltura locale.
Le centrali sono state costruite grazie a fondi europei e L’ENEL ha finora guadagnato 31 milioni di euro l’anno di cui solo 6,3 sono stati versati, come compensazione, ai 3 Comuni interessati. E siccome “l’appetito vien mangiando”, visto i lauti guadagni, con la copertura delle energie pulite e rinnovabili , se ne vorrebbero costruire altre 20, a media –bassa entalpia, capaci di produrre 5 Mgw all’ora ciascuno. E quando le ciminiere spunteranno come funghi, forse, si potrà chiedere il marchio D.O.C.G (D’Origine, Controllata e Garantita) sulle centrali anziché sul vino di Montecucco o sull’olio dell’Olivastra Seggianese ed organizzare itinerari “geotermograstrointestinali”.